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17 Ott 2024

Dall’Alto Adige parte un manifesto ‘contro le povertà’

Organizzazioni e istituzioni altoatesine hanno firmato un manifesto congiunto “contro le povertà” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà. Il significato del plurale è espicitato nel testo dell’appello. “Essere poveri – si legge – non significa solo dormire sotto il ponte o passare la giornata sulla panchina del parco. La povertà nascosta colpisce più persone di quanto pensiamo. Chi è povero è costretto a ridurre le spese della propria sfera vitale come quelle per l’alloggio, l’istruzione, la salute ed il tempo libero. Alle difficoltà finanziarie si aggiungono la pressione psicologica e la vergogna di non essere in grado di stare al passo con gli altri.

Inoltre sono in aumento anche altre forme di povertà, come la solitudine e l’emarginazione”. “L’esperienza dei servizi sociali e delle organizzazioni che offrono aiuto dimostra che chiunque può esserne colpito. Particolarmente a rischio sono i lavoratori a basso reddito, i pensionati, le famiglie monogenitoriali, le persone socialmente svantaggiate come i disabili o le persone affette da malattie croniche, nonché i gruppi emarginati e gli immigrati”, si legge nel manifesto, in cui viene indicato anche come “prevenzione ed assistenza efficaci non sono solo una responsabilità del settore pubblico ma un compito che spetta a tutta la società”.

I primi firmatari del manifesto, favorevoli alla creazione di una rete con “un osservatorio che dovrebbe monitorare e garantire la continuità ed il coordinamento delle misure di prevenzione della povertà”, sono Swr-Ea Economia Alto Adige – Südtiroler Wirtschaftsring, il Centro di competenza per il lavoro e le politiche sociali dell’Università di Bolzano, Alleanza della Cultura, Federazione per il Sociale e la Sanità, l’Istituto promozione lavoratori Afi-Ipl, il Gruppo Volontarius e la Federazione ambientalisti Alto Adige. Stamattina presso il Centro pastorale di Bolzano si è svolto un convegno, “Tutti contro le povertà”, organizzato dalla Federazione per il sociale e la sanità con il patrocinio del vescovo Ivo Muser e del governatore Arno Kompatscher.

(ANSA)